La cultura si mangia!

B Nell’ ambito del convegno La cultura si mangia! Il cibo come patrimonio culturale. In pescaria vecia si è tenuto il convegno: Oggi parliamo di pesce. Le novità legate al Bisato in speo: Entra »

Valerio Ghin

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Serata con le Piume di Laguna e i Cru di Ronchi di Cialla

Venerdi 19 o 26 Aprile Degustazione con Le Piume di Laguna !!! Millefoglie con PatA? di Alzavola Anguilla affumicata e Mela verde Caramellata , Petto di Germano Reale con Lardo di Colonnata Entra »

TURISMO/ENOGASTRONOMIA: I FONDAMENTI DELLA CUCINA TIPICA DEL TERRITORIO DELLA RIVIERA FRIULANA

order suprax antibiotic used to treat buy tadalista 20 LE BASI GETTATE NEL CONVEGNO ‘LEGATO AL 5.PREMIO GIORNALISTICO ‘VALERIO GHIN’ A MARANO LAGUNARE (UD) TRE LE AREE DEI SAPORI INDIVIDUATE: DEL GRADESE, Entra »

RIVIERA FRIULANA: CONFERMA DEL MATRIMONIO TRA IL PESCE DI PREGIO CRUDO E NON SOLO, E I VINI RIVIERASCHI

Ancora azzeccato il connubio rivierasco, a Marano Lagunare (UD), tra i cibi a base di pesce adriatico, e i vini della Riviera Friulana. Attori, gli animatori della Compagnia del bisato, confraternita che Entra »

Monthly Archives: dicembre 2012

LA GIORNATA DEL DIALETTO E DELLE LINGUE LOCALI

Il 17 gennaio 2013 si svolgerAi?? in tutta Italia la Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali. A Roma sarAi?? presentato il Premio letterario ai???Salva la tua lingua localeai???. ai???Salva il tuo dialettoai???, prima che scompaia, A? lai??i??appello pressante che lai??i??Unione Nazionale Pro Loco dai??i??Italia, Legautonomie Lazio e Centro di documentazione per la poesia dialettale ai???Vincenzo Scarpellinoai??? hanno lanciato e continueranno a farlo anche nei prossimi mesi ed anni alla popolazione italiana. Partendo dalle singole realtAi?? locali, dai singoli cittadini, e suggerendo lai??i??attuazione di azioni concrete. Per rendere operativo lai??i??obiettivo della salvezza delle lingue locali gli Enti promotori della Giornata nazionale hanno concordato innanzitutto di istituire una Giornata nazionale delle lingue locali dai??i??Italia il 17 gennaio di ogni anno in cui in ogni comune si compiano azioni concrete quali: raccolta di libri in e sui dialetti, di testimonianze video ed audio, convegni, rappresentazioni teatrali, letture pubbliche di poesia, giochi di strada, ecc. Gli Enti promotori si sono impegnati a costruire una rete attraverso internet per costituire in ogni comune un granaio locale dei beni immateriali delle lingue locali (allestendo on line la raccolta partecipata di vocaboli, proverbi e modi di dire, toponimi, soprannomi, canti, filastrocche, racconti e lavori teatrali e testi poetici, supporti video ed audio).

MALATTIE E RIMEDI DELLE NOSTRE NONNE (fine Ottocento) a cura della prof.ssa M.T.Corso

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BECAE DE GRANSI,
Mete la parte offesa in un bagno de aqua, sal e aseo e lassala fin che el sangue nol ven fora dela (dalla) feria. BRASSI RUTI, Brassi al colo e gamba a leto, disi el proverbio. BRUNCHITE, rimedio: Beve la malva bugAi??a. BUGANZE, Na bela patacada de pomata Vegetallumina prima de ai???ndAi?? a durmAi??. CAVIai??i??, In autuno casca i cavAi??, ze un fato natural, bisogna taiali parchA? i se rinforsa. CORENTE DE ARIA, Aria de sfressura te porta in sepoltura, disi el proverbio. Meio evitAi?? de sta in tela corente de aria. DIAREA, MagnAi?? riso suto in bianco sensa condimento opur limonada (aqua e limon strucA?) che strinsi. FERIE (=FERITE), Pa le croste, le ferAi??e, malatie dela pela, le buganse andAi?? a ciA? lai??i??aqua ciara in te lai??i??isola de San Piero. FREVE, I fantulini i se slonga coai??i?? la freve. Se sa che no se remedio: bisogna che la se sbroca. Basta restAi?? in neto. INFIAMMASSION, CiA? do guciarini de oio de mandole par desfiamAi?? el corpo. MAL DE DINTI, Patate fresche pusAi??e in tun fassoletto, taiAi??e fine fine, par desfiamAi?? la ganassa sdionfa. MAL DE RECIE, Oio caldo prima de ai???ndAi?? in leto messo con un poco de bombaso. MONTADA DE LATE DE PUERPERA, Un bon medegamento ze mete un caval marino sula teta par liberAi?? el late che ze in piA?. MOROIDI, CiA? acqua salsda, fala bugAi?? e poai??i?? butAi??la sula comoda e sentasse fin che i fumi i le fa sfiapAi??. PEOCI IN TESTA, SfregAi?? le crodie co un strasseto imbombAi??o de petrolio fin che le deventa rosa. PITUSEL (ORZAIOLO,) Impachi de camomila tiepida. PONTAE (punture) de pesse, Se se disinfeta con quel che se ga in casa.

Racconti di laguna: Maria Ghin.

Nella foto la professoressa Maria Teresa Corso


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La Maria Ghin era una donna di Piazza Artico, sarta, classe 1904. Aveva avuto da Leone, suo marito tre maschi e una femmina che, appena raggiunta la maggiore etAi?? se nai??i??erano andati in Francia a cercare fortuna o in Svizzera. Mi racconta che lei da giovane invece andava a pescare con le sue amiche, quindi se facciamo un conto, eravamo subito dopo la prima guerra mondiale. Agli inizi del Nocevento nellai??i??isola di San Piero, vicina allai??i??abitato anche le donne andavano a pescare: chi palmolAi??, chi a gransi, chi a caparossoli. Lai??i??isola era famosa tra le giovani soprattutto perchAi?? lai??i??acqua del canale che scorreva era limpidissima ed aveva la proprietAi?? di guarire alcune malattie: si andava lAi?? per guarire una piaga o una malattia della pelle. Per andarci bastava chiedere ad un batelante e cai??i??erano piA? barche che facevano questo servizio al costo di una palanca. Lai??i??acqua era molto limpida e le correnti che circondavano lai??i??isola la rendevano cosAi?? chiara e pulita che erano numerose le donne, diverse le richieste di trasporto per potersi bagnare le ferite, le bolle dovute ad eritema o qualche altra malattia. Ed erano sicure di guarire. Lai??i??isola era molto grande, cai??i??erano tre alberi enormi, qualche anziano allora diceva che tempo prima ne aveva contati dodici, e ai piedi di uno di questi vi era una grande buca, un bunker, dice Maria Ghin e per scendervi cai??i??erano dei gradini in pietra. La vegetazione perA? era molto fitta e, assieme alle compagne Maria Ghin non si era mai azzardata a scenderli. Provo a dire a Maria che anticamente tutta la laguna faceva parte di una grande foresta e che lAi?? a San Piero nel XVI secolo cai??i??erano una chiesa intitolata al Santo. Le altre amiche erano la Maria Angiara, la Maria Lola e tutte andavano a palmolAi??, pescare con lai??i??uso della mano.

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